venerdì 31 luglio 2009

A mio Padre

Sorrido. Rivolto i ricordi, foglie d'autunno, e scopro meraviglie. Mi emozionano ancora le immagini di epoche passate, quando la vita sognava, pigramente aquattata come un gatto in una culla d'oro. Tempeste, galeoni, pirati, meriggi dorati, il respiro del mare, il rintocco, la risacca su infinite sponde. Boschi tanto fitti da destare qualcosa di verde sopito nel cuore. Cieli talmente ampi e tersi da abbracciare lo spazio e il tempo. Pioggia stellata la notte e una miriade di gocce, e nel buio un sorriso segreto.

Mi alzo, guadagnando il cielo. Di lassù quei ricordi sono ancora più belli, più vividi, scintillano. Dunque ora volo, e volerò sempre. Nel cuore c'è posto per un'emozione alla volta e così, Padre, il mio nome è Amore.

il tuo bimbo sperduto

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