martedì 20 novembre 2007

2012


Mi chiedete cosa accadrà? Quando tutti noi lo scopriremo, sarà ormai troppo tardi per dare una risposta.
Dove sono i nostri fratelli? Attendono. Alla fine del tempo, come ci hanno sempre detto i saggi, essi attendono noi. Allora saremo insieme, sollevandoci da questo deserto di cenere, dove perfino il vento sussurra lascivo lamenti corrotti, depositando ovunque altra cenere frutto del lento decadimento d'ogni sogno, speranza, virtù...
Apocalisse. Una parola senza significato, come tutto il resto. Siamo soli ora, siamo dispersi, ma nel giorno in cui l'essere umano affronterà il limite del proprio destino, saremo una cosa sola e allora tutto ci apparirà chiaro, perfino Apocalisse. Un mito? Può essere. Che tanti popoli del passato ne abbiano trasmesso memoria non può che confermare la natura mitica di ciò che ci aspetta.
Non mi do pena ora. Non cerco i miei fratelli; non potrei sostenere il loro sguardo né loro potrebbero sostenere il mio. La domanda: perché? ...Perché lasciare che tutto ciò continui senza muovere un dito, totalmente impotenti di fronte alla cattedrale d'oro che gli uomini innalzano ogni giorno ancora un po', verso l'infinito. Muoiono e la cenere cade, spandendosi per ogni dove, perfino su noi, soffiata dal vento. Noi stiamo fuori, non possiamo entrare a palazzo, neppure ci vorrebbero. Sanno di non poterci corrompere come hanno fatto con gli altri, come hanno fatto con se stessi fin da principio...
Non ha importanza ora, né avrà importanza in seguito. Chi leggendo queste parole capirà, saprà quel che conta. Siate pronti fratelli, serrati lungo la linea, quieti. Siate sereni, poiché questa battaglia sarà l'ultima.

Nel 2012 una tempesta solare si abbatterà sul sistema planetario, coinvolgendo a più livelli il nostro piccolo mondo e tutti noi.

Che sia vero o no, poco importa, ma spero di averti risposto Alexandros